Siamo proprio curiosi di saperlo. Riesci ad amare i tuoi difetti?

Abbiamo deciso di lanciare una nuova campagna social, #mipiacciocosì

Ognuno di noi ha un potenziale da esprimere. Ma spesso quelli che vengono considerati socialmente “DIFETTI” ci limitano, e minano la nostra autostima, aumentando ansie legate all’aspetto fisico. L’abbiamo notato soprattutto nel periodo post-pandemia, durante il quale più volte ci avete chiesto dei consigli riguardo i vostri figli, vedendoli sempre più demotivati e passivi, legati sempre più ad un modello di apparenza e di bellezza che ormai i social comandano, e a cui non tutti appartengono. Non solo giovani, però, sono ormai risucchiati dal vortice dei filtri effetto bellezza e dalle foto in prospettive strategiche. Siamo tutti un pò dipendenti da quella sensazione di piacere che un like procura. E se nella realtà non è corrisposto, il risultato è una maggiore frustrazione.

Vogliamo scoprirvi maggiormente. E, laddove possibile, aiutarvi a limitare quei disagi legati ai difetti del vostro aspetto fisico. Perché i difetti, sono in realtà, delle caratteristiche.

IL SONDAGGIO

Abbiamo chiesto aiuto alla dottoressa Mariangela Mari, tecnico della riabilitazione psichiatrica, che ha formulato un questionario in forma anonima di 12 domande, con domande inerenti alla percezione del proprio aspetto fisico. Vi riportiamo qui l’interessante valutazione che la dottoressa ne ha ricavato:

“A dispetto delle previsioni il sondaggio proposto, a cui uomini e donne hanno risposto, ha fatto emergere una importante consapevolezza del proprio corpo e quindi di conseguenza dei propri difetti. Riconoscerli e definirli è già un passo avanti. Chiaramente però questo non può dirci con certezza che siano essi accettati e quasi quasi corretti. Infatti quello di cui oggi ci si preoccupa è come e quanto si interviene su quelle “imperfezioni” che naturalmente fanno delle donne e degli uomini, una caratteristica. L’accettazione di queste imperfezioni rappresenta il grande problema della società odierna sempre più orientata a mostrare modelli di perfezione lontani dalla realtà e che frustrano maggiormente chi al contrario questa consapevolezza e accettazione non ce l’ha. 

Dal sondaggio l’intento dei partecipanti di fare qualcosa per se stessi c’è. Una buona percentuale di queste ha espresso difatti la volontà di intervenire sui propri “difetti” nell’ottica di migliorare il proprio aspetto che in alcune occasioni crea imbarazzo e difficoltà di interazione. La ricerca di strumenti utili e funzionali alla propria persona è sicuramente importante a maggior ragione se a proporli sono/devono essere persone competenti in materia; altrettanto importante è l’amore che ciascuno dovrebbe provare per quella ruga, quella buccia d’arancia, quella macchia sul labbro, quelle lentiggini sul viso o quel chiletto di troppo che non sono poi così rare se ci pensiamo, accomunandoci forse alla maggior parte della gente che esiste piuttosto che ad una mera immagine “perfetta” di una realtà meravigliosamente IMPERFETTA.

IL NOSTRO CONTRIBUTO COME FARMACISTI

Ci sentiamo in parte responsabili della vostra #salute. Abbiamo il dovere e il piacere di consigliarvi delle soluzioni che, se non risolvono, almeno limitano la percezione dei propri difetti fisici. Possono essere creme antirughe, detergenti specifici, soluzioni naturali… ma quello che ci auguriamo, è che si riesca a superare lo scoglio della realtà aumentata come unico schema possibile, e che si riesca a poter dire con fierezza #mipiacciocosì.